
Curiosità - Il Forno dei Dolci


25 APRILE
ANCHE NOI ABBIAMO FESTEGGIATO IL GIORNO DELLA LIBERAZIONE.

La storia del papassino sardo
La storia del papassino sardo (pabassinas) è legata alla ricorrenza di Ognissanti e del 2 novembre. E’ un dolce tipico della Sardegna: in lingua sarda papassa (o pabassa) si traduce in ‘uva sultanina’. Non a caso l’impasto di questo dolce tradizionale contiene uva passa, noci, mandorle, sapa e decorati con glassa bianca.
Nei vari paesi dell’isola la preparazione delle papassine può variare: ciò che resta costante è la presenza dell’uvapassa. Ad esempio, nella parte settentrionale si utilizzano prevalentemente scorze di arancio e limone e semi di finocchio selvatico, mentre nelle aree meridionali questo dolce viene aromatizzato con vaniglia e cannella. Le varianti locali differiscono tra loro in particolare per la percentuale di uva passa, sapa e mandorle.
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la saba
Saba si ottiene dall'addensamento del mosto d'uva prima che inizi il processo di fermentazione. La Saba rappresenta l'ingrediente principale delle Tiricas. In questo periodo di vendemmia facciamo provvista di sapa per tutto l'anno. La preparazione è lunga e laboriosa, infatti la bollitura può durare fino a quindici ore. Il liquido è aromatizzato con finocchietto selvatico, mele e arance
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I dolci della tradizione sarda
I dolci della tradizione sarda sono caratterizzati dalla presenza di mandorle, formaggio e mosto d'uva cotto (chiamato saba o sapa). Sono tutti elementi della cultura agro pastorale.
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Ricetta: Frittelle Lunghe
- 500gr di semola rimacinata di grano duro
- 300ml di latte
- 10grlievito di birra fresco
- scorza grattugiata di 2limoni e 2 arance
- un pizzico di sale
- un bicchierino di grappa